Emicrania? Può essere colpa delle intolleranze alimentari

Soffrite di emicrania? Il problema potrebbe essere causato da ciò che mangiate. Lo dimostra il caso di una donna inglese, che è guarita dopo aver convissuto 25 anni con un mal di testa insopportabile.
Strana questione, quella delle intolleranze alimentari. Nei laboratori di analisi è possibile richiedere diversi tipi di test che, tuttavia, non sono riconosciuti come attendibili dalla medicina ufficiale. Le uniche due forme di intolleranza che è possibile verificare, attraversi analisi specifiche, sono quelle al lattosio e al glutine. Per il resto, i pareri sono nettamente discordanti. Eppure continuiamo a sentire in giro casi di persone che, dopo aver eliminato dalla propria dieta determinati alimenti, hanno finalmente riacquistato la salute. Suggestione o realtà? Ai posteri l’ardua sentenza.

Sono molti i malanni che è possibile ricondurre ad una intolleranza alimentare. Non solo problemi legati alla digestione, che sono i primi a cui si pensa, ma anche stanchezza, nausea, acne e, come dicevamo, emicrania. Quello di Andrea Henson, una donna inglese di 46 anni, è uno dei tanti casi di guarigione ottenuta modificando la propria dieta. Dopo aver sofferto per 25 anni di una forma acuta di emicrania, Andrea ha eliminato due alimenti (mais e latte vaccino) dalla propria tavola. I dolori sono improvvisamente scomparsi. Gli attacchi di mal di testa, che l’hanno accompagnata per la maggior parte della sua vita, potevano anche essere insopportabili. Uno di questi le aveva anche causato un ricovero in ospedale per sospetta embolia. “Questo è stato sicuramente il mio peggior episodio” – ha dichiarato, – “Ho dovuto eseguire ogni tipo di test, tra i quali una puntura lombare e una TAC. È stato molto spaventoso e questo dimostra quanto feroce può essere l’emicrania”.
Andrea soffriva di attacchi particolarmente forti, che potevano durarle alcune ore, o anche di mal di testa persistenti, meno acuti ma protratti nel tempo. In questo caso, la sofferenza poteva durare anche due o tre giorni. La svolta è arrivata grazie allo “Yorktest“, che Andrea ha conosciuto attraverso il suo lavoro di ristoratrice per matrimoni. Tramite il test si è resa conto di soffrire di due forme di intolleranza alimentare. Dopo aver eliminato mais e latte vaccino dalla propria dieta, i mal di testa sono diventati sempre meno frequenti fino a scomparire del tutto nel giro di sei settimane.
Per Andrea è stata una liberazione poter togliere dalla propria borsa le compresse per emicrania che era costretta a portare sempre con sé. Queste, dall’effetto molto forte, combattevano sì il mal di testa, ma le causavano potenti effetti collaterali, lasciandola spossata.
Adesso la qualità della vita di Andrea è decisamente migliorata. Resta il fatto che, a oggi, i test per le intolleranze alimentari non sono considerati per nulla affidabili. A questo punto si potrebbe dire che tentar non costa nulla. In realtà, la maggior parte delle analisi per intolleranze alimentari sono abbastanza costose. I prezzi si aggirano dai 70 ai 200 euro.